E’ finalmente approdato in Consiglio il testo di modifica del sistema sanzionatorio ferroviario.
Dopo anni di proteste da parte dei pendolari veneti, con questa piccola modifica si provvederà a “regionalizzare” la normativa per l’applicazione delle sanzioni.
Quindi da ingiustificate multe da 50 a 200 euro applicate in base al regolamento nazionale, si passerà all’applicazioni di sanzioni più contenute e più razionali.
Incomprensibile la motivazione per cui l’Assessore Chisso abbia deciso solo ora di mettere mano a questo incongruo regolamento. E’ evidente che i suggerimenti che gli arrivano dall’utenza e dai comitati, vengono sistematicamente cestinati.
È un primo passo se pur tardivo, ma per far fronte ai continui disagi dalla nostra campagna “Salvapendolari” , che raccoglie ogni giorno nuove adesioni per la citazione collettiva per danni a Trenitalia, ci giungono quattro semplici proposte aggiuntive:
- l’installazione a bordo treno delle obliteratrici, come già esiste a bordo degli autobus, così da evitare continue rincorse degli utenti da una parte all’altra dei binari alla ricerca di una obliteratrice funzionante
- possibilità di pagare eventuali sanzioni in treno con bancomat o carte di credito in modo da evitare l'aumento della sanzione spedita a casa
- Introdurre il bonus automatico mensile per tratta (sulla base dei disservizi del mese precedente) come in altre regioni per ripagare direttamente i pendolari dai disservizi
- dare un ruolo ai pendolari nel monitoraggio del servizio e nella elaborazione degli orari , attraverso bacheche e un sito internet
In ogni caso la battaglia ora si sposta sulla finanziaria regionale per chiedere che siano previsti gli investimenti necessari a migliorare la qualità generale del servizio e ad attivare il sistema metropolitano regionale Sfmr.
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