mercoledì 22 settembre 2010

16 ottobre: riuniamo il fronte dell’opposizione sociale

di Giuseppe Carroccia* su Liberazione del 22 settembre 2010 

E’ iniziato il conto alla rovescia dei giorni che ci separano al 16 ottobre. E’ bene cominciare a sgranare il resoconto delle iniziative con le quali prepariamo la manifestazione. Specialmente a Roma che
ospiterà l’iniziativa e sarà quindi decisiva per la sua riuscita.
In questi giorni si sono svolte due importanti iniziative che hanno lanciato nella città la giornata di lotta promossa dalla Fiom in difesa della democrazia e della Costituzione. La prima si è svolta martedì 14 alla Festa nazionale della Federazione della Sinistra a San Lorenzo, a Roma, dove, davanti a un  centinaio di compagni, si è ragionato sui contenuti della manifestazione per rendere politicamente efficace il lavoro organizzativo. Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale Fiom ha chiarito subito che non si tratta solo di una manifestazione sindacale, pure importante, ma di difesa della democrazia perché si vogliono eliminare i contratti a tutti i lavoratori.
L’attacco portato da Marchionne e Marcegaglia non è meno pericoloso di quello del governo Berlusconi, anzi, muovendo con fatti immediati, rischia persino di essere più efficace. Sbagliano pertanto quelli che si siedono al tavolo con Federmeccanica per subire le deroghe al contratto disdettato. Non a caso Cisl e Uil sono gli unici sindacati che non hanno aderito alla giornata di lotta promossa dalla Ces per il 29 settembre. Anche la stessa Cgil deve fare di più se non vuole rimanere isolata dai lavoratori. La Fiom con questa iniziativa vuole riunire il fronte
dell’opposizione sociale e politica e spezzare l’isolamento delle vertenze che attraversano il Paese in questa fase di crisi economica. Alessandra Carnicella di Eutelia nel ricordare la vertenza di cui da un anno sono protagonisti i lavoratori, ha mostrato come sia possibile resistere e superare la paure e il ricatto dei “prenditori”, i padroni
che lasciano fallire le proprie imprese per specularci. Paolo di Vetta di Asia rdb ha ricordato le lotte per il diritto
all’abitare a Roma e la necessità di collegare le lotte dei metalmeccanici al problema complessivo sul reddito, mentre Nando Simeone di Sinistra Critica ha parlato della necessità di coinvolgere attivamente i lavoratori del pubblico impiego colpiti dalle modifiche volute da Brunetta per aumenti dati ad personam, secondo le decisioni
dei capi, mentre vengono impedite le elezioni delle rsu. Sergio Cararo della Rete dei Comunisti si è detto d’accordo sulla impostazione data da Cremaschi alla manifestazione, ma ha posto il problema di una maggiore efficacia nelle forme di lotta che corrispondano in maniera più incisiva alla pesantezza dell’attacco padronale.
Tutti si sono detti d’accordo nel preparare in modo capillare la manifestazione affinché anche dopo il 16 ci sia continuità nell’iniziativa e il movimento si rafforzi. Si pensa a iniziative unitarie in tutti i municipi; è già in fase di preparazione quella del IV.
A chi poneva il problema del precariato e del reddito di cittadinanza, Cremaschi ha ricordato l’importanza del diritto al lavoro per cambiare da protagonisti la società e ha aggiunto che oggi la precarietà è una condizione che coinvolge anche i lavoratori a tempo indeterminato, come dimostra il tentativo di azzerare, attraverso il collegato sul lavoro in discussione al Senato, lo Statuto dei lavoratori e l’articolo 18. Infine Fabio Nobile, portavoce della Federazione della Sinistra di Roma, dopo aver ricordato le iniziativa della Rete romana contro la crisi per il dimezzamento delle tariffe comunali, ha segnalato che in questi giorni il gruppo alla regione della FdS è tornato a chiedere la convocazione di un consiglio regionale straordinario sulla crisi nel Lazio.
Giovedì 16 al Teatro di Roma si è svolta, promossa dalla Camera del Lavoro di Roma Sud, dalla Fiom e dallo Spi Roma Sud, una iniziativa per illustrare le due giornate del 29 settembre e del 16 ottobre. Durante l’iniziativa, in cui sono intervenuti, dopo le relazioni introduttive dei segretari delle strutture, gli interventi dei tre operai licenziati dalla Fiat e non ancora reintegrati nel posto di lavoro e di esponenti del Pd, della FdS, di Sel, di Action e di Sinistra Critica, è stato rappresentato lo spettacolo di Ulderico Pesce Con il FIATo sul collo, nel quale l’artista lucano racconta la lotta degli operai di Melfi. Attraverso le vicende di una famiglia impiegata nello stabilimento di Pratola Serra, si illustrano le difficilissime condizioni di lavoro, le contraddizioni interne alla classe sospesa tra rassegnazione e lotta  in cui ancora una volta sono le donne le prime protagoniste della ribellione.
Ci sembra una utile indicazione di lavoro quella di preparare la manifestazione del 16 coinvolgendo anche il mondo della cultura e dell’arte, vista anche la condizione di precarietà che vive in questo momento nel nostro Paese l’intellettualità diffusa, nella scuola, nella ricerca, nell’informazione nello spettacolo. E poi volantinaggi e assemblee nei luoghi di lavoro e di studio, nelle piazze e nei mercati

*esecutivo Federazione della Sinistra Roma

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