giovedì 26 agosto 2010

GATORADE: PEPSICO CHIUDE A SILEA, 80 LAVORATORI IN MOBILITA'

 

Treviso, 25 ago - Il Consiglio di Amministrazione di Pepsico Beverages Italia ha approvato la decisione di procedere quanto prima alla terziarizzazione dell'attivita' di produzione, magazzinaggio e movimentazione dei prodotti Gatorade e Lipton Ice Tea trattati nello stabilimento di Silea, che quindi verra' chiuso. Il sito e' attualmente utilizzato intorno al 60% della sua capacita' e la maggior parte del lavoro viene concentrata da febbraio a giugno, lasciando di fatto le linee produttive largamente inutilizzate per buona parte dell'anno.

Sin dall'acquisizione di Gatorade nel 2002 e di conseguenza dello stabilimento di Silea, l'Azienda ha investito decine di milioni di euro per migliorare la sua competitivita' e sostenibilita'. Anche l'inserimento di Lipton Ice Tea nel 2009 aveva l'obiettivo di aumentare la competitivita' dello stabilimento.

Inoltre, l'attuazione di iniziative volte all'ottimizzazione delle risorse idriche e al risparmio energetico, ottenuto grazie al forte impegno dei lavoratori e della direzione, ha contribuito a ridurre i costi di produzione. Nonostante tutto questo e il grande sforzo fatto dai dipendenti e del management di Silea per ridurre i costi, anche a causa del persistere dell'attuale scenario economico, si e' registrato un rallentamento della crescita dei volumi e una conseguente riduzione della produzione.

Il Consiglio di Amministrazione di Pepsico Beverages Italia ha pertanto preso la difficile decisione di chiudere lo stabilimento di Silea. L'azienda procedera' alla messa in mobilita' di 80 lavoratori per cessazione dell'attivita' produttiva dello stabilimento. Tutte le misure per ridurre l'impatto sociale verranno esaminate nel corso degli incontri con le organizzazioni sindacali.

''Non e' facile intraprendere azioni che incidono sulla vita dei nostri dipendenti e delle loro famiglie - ha dichiarato Massimo Ambrosini Amministratore Delegato Pepsico Italia - Una decisione grave e sofferta, ma purtroppo necessaria per non pregiudicare il futuro della presenza di PepsiCo in Italia. Il nostro prossimo impegno - conclude Ambrosini - sara' quello di trovare insieme alle organizzazioni sindacali le migliori soluzioni per ridurre il piu' possibile l'impatto occupazionale e sociale che questa difficile decisione comporta'.

fdm/mcc/alf

(Asca) 

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