PRC-PDCI-SEL - Il consigliere Atalmi: avanti con il confronto, e al Pd proponiamo una candidatura comune, Laura Puppato
Regionali, una sola lista a sinistra: in Veneto si può fare
Teme «gli alieni» del Partito democratico. E lavora ad un'aggregazione di sinistra. Nicola Atalmi, consigliere regionale in Veneto dei Comunisti Italiani, aspetta la mano decisiva nella scelta del candidato da opporre al leghista Luca Zaia: «Dopo l'Epifania, è fissato un incontro con Sinistra e libertà. Il 10 scade l'ultimatum all'Udc che nemmeno risponderà, visto che De Poli ha deciso di correre in solitudine. L'11 è convocato il summit del Pd e finalmente dopo si potrà vagliare la rosa degli aspiranti presidenti della regione» anticipa.
Al di là dell'agenda dei vertici, qual è la partita già in corso da settimane?
Insieme a Felice Casson mi sono già espresso a favore di Laura Puppato. Donna, giovane, sindaco di Montebelluna, ambientalista. Alle Europee ha raccolto oltre 50 mila preferenze in ogni provincia. Insomma, ha tutte le carte in regola per guidare il centrosinistra. Però all'Italia dei Valori piace tanto l'ex rettore dell'Università di Padova, Vincenzo Milanesi: roba da matti. E poi c'è il Pd che, zitto zitto, pensa alla segretaria della Cisl Franca Porto e perfino a «soluzioni interne» tipo Zanonato, Gallo o Frigo.
Cosa ci sarebbe di male?
Ragionano come gli alieni. Un anno fa c'era chi esultava per il cambio epocale di una presidenza leghista annunciata dopo 15 anni di Galan. Significa accreditare al centrodestra il ruolo di maggioranza e opposizione. Adesso autorevoli dirigenti si preoccupano solo che Rutelli e l'Udc possano spolpare consensi al Pd. E sono terrorizzati da Puppato e dall'idea delle primarie. Peccato che con la favola del voto moderato da inseguire, negli ultimi dieci anni sotto l'ombra dell'Ulivo non sia cresciuto un vero leader in regione. Prima Cacciari e poi Carraro si sono dimessi quasi subito.
Un ex rettore darebbe maggiori garanzie da questo punto di vista?
Niente di personale con Milanesi, però è pura follia politica pensare ad un candidato simile da opporre a Zaia. Nel Veneto della crisi economica, delle tute blu senza lavoro, degli ex operai diventati padroncini stritolati dalle banche il centrosinistra si affida ad un barone universitario? No, grazie. Basta con i salotti, le università, le invenzioni alla Calearo. L'ho detto al tavolo del centrosinistra e non ho avuto difficoltà a spiegarlo al diretto interessato, che piacerebbe tanto ai dipietristi. E non solo a loro.
A sinistra, non è che ci sia da stare tanto allegri dopo la doppia catastrofe di politiche ed europee, no?
Lezioni da non dimenticare, la neonata Federazione della sinistra ha bisogno di un gesto intelligente che può produrre nelle urne un risultato. Ne ho già parlato con Zan di Sinistra e libertà. Ci rivedremo presto per discuterne con tutti i soggetti interessati. In Veneto a sinistra del Pd non possiamo coltivare orticelli sempre più minoritari.
E i Verdi? Bettin si candida come sindaco di Venezia...
Gianfranco fa sul serio. La sua è una sfida vera. Alle primarie per Ca' Farsetti, fissate il 24 gennaio, avrà tutto il sostegno che merita. I Verdi in Veneto sono sempre stati un po' anomali. Immagino che vogliano preservare il patrimonio del loro simbolo. Altrimenti, sarebbe un suicidio.
In conclusione?
Da vent'anni sento sbeffeggiare la Lega che intanto vinceva con Gentilini a Treviso e ora stravince con Tosi a Verona. Menre Galan governava a modo suo la sanità pubblica. C'è un altro Veneto che non si riconosce in Berlusconi o nella serenissima padania. Puppato è la candidata giusta anche per la sinistra che vuole costruire un'alternativa.
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