mercoledì 2 dicembre 2009

Ma quale crisi?! Ma quale laicità?!



Le Usl Venete hanno deciso di assumere 96 preti come assistenti spirituali per un esborso annuo di oltre 2 milioni di euro.
Saranno assunti a tempo indeterminato, su indicazione dei vescovi e parificati nel trattamento agli infermieri professionali laureati (categoria D).
Nelle Usl venete ci sono circa 500 precari tra medici, infermieri e tecnici.
Noi pensiamo che l’assistenza spirituale ai malati dovrebbe essere un atto di carità secondo l’insegnamento evangelico e non una professione.
Noi pensiamo che i 2 milioni di euro dovrebbero essere spesi per medici, infermieri e tecnici che servono negli ospedali per accorciare le liste d’attesa e curare i malati.
Noi pensiamo che la Chiesa Cattolica abbia notevoli risorse economiche, anche dall’8 per mille, per pagare, se non trova preti che lo facciano per missione, gli assistenti spirituali.

Per questo i sottoscritti cittadini chiedono che la Regione receda dall’accordo in oggetto.

firma QUA la petizione

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