giovedì 24 dicembre 2009

Federazione della Sinistra – Preganziol

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Vi ricordate

Vi ricordate le polemiche sollevate nel passato dai rappresentanti della Lega Nord per la chiusura di Piazza Gabbin in occasione di alcune manifestazioni? Una chiusura di pochi giorni, secondo questi rappresentava un pericolo per la sicurezza del quartiere. “Un intero quartiere in ostaggio”, erano i titoli dei giornali, che avrebbero impedito un rapido intervento dei mezzi di soccorso.

Queste polemiche non le abbiamo più sentite da quando la Piazza è stata chiusa per mesi a lavori ultimati e ancor meno quando è stata chiusa al traffico. Dove sono finiti i pericoli paventati un tempo con tanto clamore? Naturalmente è cambiato il colore politico dell’Amministrazione...e se a fare certe cose è una Amministrazione amica allora anche quello che non andava, ora...va bene! Così vanno le cose di questo mondo...politico.

A proposito di viabilità

Qui si aprono strade, di là si chiudono o si trasformano in sensi unici. All’insegna dell’improvvisazione le misure sulla viabilità di questa Amministrazione. Misure prima annunciate, poi avviate e infine per lo più sospese. I provvedimenti hanno trovato risposta da parte di gruppi di cittadini, che si sono riuniti per contestare le misure proposte o hanno sottoscritto petizioni invitando l’Amministrazione a recedere dai proposti annunciati. Rimangono ancora in bella vista cartelli segnaletici, per fortuna oscurati. Alle proteste dei cittadini gli amministratori si sono difesi sostenendo che si trattava di semplici sperimentazioni. Qualche maligno parla di debiti elettorali, di promesse fatte in campagna elettorale per avere voti. Per dare autorevolezza alla propria posizione qualcuno dell’Amministrazione ha usato il termine di “piano del traffico sperimentale”. Ma di piano non c’è traccia. Non è mai stato presentato e tantomeno discusso nelle sedi istituzionali. Si è scelta la strada sbagliata. Secondo noi la regolazione del traffico richiede analisi, attenta valutazione delle diverse situazioni e dei riflessi che le misure provocano e soprattutto capacità di confronto con la popolazione che in questa occasione non è mai stata messa in pratica.

C’era una volta

C‘era una volta qualcuno che si alzava alle 5 del mattino per accogliere gli espositori di un mercatino, assegnare loro lo spazio, assisterli durante l’intera giornata e alla sera smontare tutto. Era così per il Mercatino di Natale, ma anche per molte altre iniziative. Troppo impegnativo!!!

 

Così, l’Amministrazione Comunale ha fatto risparmiare di tanto lavoro e fatica i volontari. Salvo poi spendere 14.950€ solo per un mercatino appaltando ad una agenzia privata cercando poi la disponibilità di qualche buona anima a venire in soccorso per risparmiare un po’. Ricordando ai cittadini che la cifra sopra indicata è pari al contributo ordinario annuo che la precedente Amministrazione dava alla Pro Loco (solo per un mercatino!!!), ci chiediamo veramente se tutte le lacrime versate dalla giunta comunale, rispetto alla mancanza di fondi, sono vere o di coccodrillo.

Mentre le Associazioni…

A loro naturalmente si mette subito in chiaro che non ci sono soldi. E non c’è neanche un posto in un banchetto del suddetto Mercatino di Natale. Alla faccia della solidarietà e della valorizzazione del volontariato elogiato anche dal Presidente della Repubblica.

Coerenza

C’era un tempo quando l’opposizione (l’attuale maggioranza) tuonava contro la gestione di alcuni servizi per la cultura. Si parlava di spreco di risorse, e di un Consiglio di amministrazione (quello dell’Istruzione) illegittimo di cui si chiedeva l’abolizione. Tale era la loro assoluta convinzione che si erano pure rivolti al Difensore Civico regionale per avere conforto e sostegno alle loro proposizioni. Ora che sono al governo ed hanno la possibilità di dar corso alle volontà dichiarate potrebbero finalmente abolire “l’Istruzione”, eliminando quello che ritenevano uno spreco. Lo faranno? O ci troveremo ancora una volta di fronte ad una politica che afferma tutto e il contrario di tutto a seconda del posto dove ci si siede? Forse la coerenza non è di casa in alcune forze politiche.

Inaugurazioni

Grande parata per l’inaugurazione della nuova Piazza Gabbin e del nuovo Distretto sanitario. Importante che la comunità partecipi a questi momenti di festa che portano nuovi spazi e migliori servizi alla cittadinanza. Ma cosa c’entrano i vari “Gentilini”, i consiglieri regionali (solo quelli di Lega e PDL, perché gli altri nemmeno si invitano) e i molti altri che affollano il palco? Qualcuno potrebbe pensare che hanno contribuito, magari con un sostegno economico degli enti rappresentati. Non è così. Più semplicemente si avvicinano scadenze elettorali e l’occasione è propizia per farsi propaganda.

A proposito di sicurezza

La recente incursione notturna di una banda che fa razzia di tutto. Scassando negozi e macchine crea allarme e preoccupazione. Fa sentire tutti meno sicuri e solleva una legittima richiesta di un maggior controllo del territorio. Se un episodio come questo fosse successo un anno fa avremo sentito il solito leghista alzare prontamente la voce contro l’Amministrazione Comunale. A quel leghista, oggi improvvisamente, ammutolito non vogliamo certamente sostituirci, perché questo modo di far politica la lasciamo a chi ha bisogno di nutrirsi di populismo e demagogia. Non siamo perciò a chiedere che cosa fa l’Amministrazione, ma che si faccia qualcosa subito. Chiedere una più intensa vigilanza alle forze di polizia e carabinieri, primi preposti alla tutela dell’ordine pubblico e sicurezza dei cittadini. Ripristini poi l’Amministrazione i servizi di vigilanza notturna che ha sospesa, non avendo più alibi della mancanza di risorse finanziarie visto il generoso spendere (se non spandere) per iniziative certamente meno prioritarie rispetto al problema della sicurezza. Senza annunciare ed aspettare l’arrivo di grandiosi piani per la videosorveglianza, si impieghino le risorse a disposizione per incrementare la dotazione di telecamere come già programmato. Alla solidarietà per le vittime di questa banda accompagniamo uno strattone all’Amministrazione perché passi dalle parole ai fatti.

 


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